Viridarium
Al tempo dei Romani si indicava con questo nome una superficie agreste dedicata alla coltivazione di piante adatte alla cura delle malattie. Un Viridarium è stato rinvenuto negli scavi di Pompei ed una sua ricostruzione è stata inserita nel percorso museale di visita. In epoca romana era il cuore della casa patrizia, vi crescevano fiori e piante disposte secondo un’architettura molto curata. Questo spazio coltivato, in cui si trascorrevano momenti piacevoli, aveva anche un significato religioso e simbolico. L’alloro rappresentava la sapienza e la virtù eroica, l’oleandro la morte, il corbezzolo l’eternità, il viburno il trionfo, la rosa l’amore, la viola il matrimonio ed il cisto, con i suoi fiori di brevissima vita, la caducità della vita dell’uomo. Ogni pianta aveva un senso che andava oltre quello dell’ornamento.
Nei secoli seguenti il termine e la struttura del Viridarium cambiò divenendo l’HORTUS SIMPLICIUM dei monaci. Nelle immediate vicinanze dei conventi la comunità monastica coltivava specie vegetali ricche di principi attivi (dette “semplici”) da cui era ricavato un rimedio specifico per ogni malattia. Nelle loro farmacie i monaci esperti nelle estrazioni e nel dosare i singoli preparati, elaboravano i rimedi “composti” destinati a curare le malattie più complesse. Nell’operosa vita del monastero il Monachus Infirmarius tramandava la sua esperienza perché centella, rosmarino, salvia, mirto, aconito, mandragora, belladonna, iperico, colchicum e moltissime altre erano piante potenti, capaci di salvare una vita o di dare la morte.
Qualche secolo dopo sarebbe nata la MODERNA FARMACOLOGIA che con la chimica di Lavoisier ed i numerosi progressi della tecnica avrebbe relegato nel dimenticatoio questo immenso patrimonio culturale tramandato con fatica per millenni.
Il passato torna con forza nella nostra epoca con gli studi di etnobotanica e farmacologia che rivalutano la validità e l’importanza dei PRINCIPI ATTIVI NATURALI. La ricerca di nuove sostanze nelle specie vegetali è in continuo divenire e pochi sanno che il 60% dei farmaci in commercio ha ancora un’origine vegetale.
In prossimità della nostra Officina Estrattiva un Viridarium di epoca moderna ospita piante a crescita spontanea adatte alla terra ed al clima del Chianti.